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CRAF Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia – Spilimbergo

ARCHIVI APERTI 2023
CRAF Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia – Spilimbergo
Luigi Crocenzi (1923-1984) – Fotoracconti

19 ottobre 2023, 18:00
Durata: 2 ore
Luogo: Piazza Castello 4, Spilimbergo (Pordenone)

L’ARCHIVIO
Nell’archivio del CRAF, ad oggi, sono depositati oltre 600.000 fotografie tra positivi e negativi. Sono presenti numerosi dagherrotipi, albumine, carte de visite, positivi su lastre e album ottocenteschi.
Il deposito climatizzato del Centro conserva importanti collezioni, tra cui l’archivio di Luigi Crocenzi (all’interno del quale vi sono anche opere di Mario Giacomelli, Ugo Mulas, Ferdinando Scianna, Mario Cresci, Toni Nicolini, Pepi Merisio, Piergiorgio Branzi, ecc…); il fondo di Carlo Leidi o ancora il fondo di Toni Nicolini.
Tra i fondi di carattere regionale, citiamo quelli di Aldo Beltrame, Francesco Krivec, Carlo Bevilacqua, Tullio Stravisi, Katia Drigo, Orio del Mistro, Gianenrico Vendramin, Piero Vanni, Carlo Innocenti, Gianni e Giuliano Borghesan, Dante e Aldo Segale…

LA VISITA
Luigi Crocenzi (1923-1984) – Fotoracconti
Luigi Crocenzi nasce il 9 giugno del 1923 a Montegranaro. Nel 1939 si trasferisce a Fermo con la famiglia dove frequenta il Liceo Annibal Caro per poi iscriversi alla facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano. Ed è proprio a Milano che avviene un incontro molto importante, quello con Elio Vittorini, con il quale pubblicherà sulla rivista Il Politecnico i fotoracconti “Italia senza tempo” e “Occhio su Milano” per poi proseguire questa collaborazione editoriale nel 1947 con i fotoracconti “Andiamo in processione” e “Kafka City” iniziando a propagandare la fotografia come letteratura in immagini, con le foto disposte da Albe Steiner in stringhe verticali, come fossero i fotogrammi di un film sulla pagina. Nel 1951, sul periodico Pattuglia, pubblica il fotoracconto “Nei vicoli del mio quartiere” e tra il 1954 e 1955 su Il Caffè pubblica frammenti del romanzo fotografico “il giornale dei peccati” che non vedrà mai la luce. Nel 1954, Crocenzi fonda a Fermo il Centro per la Cultura nella Fotografia (C.C.F.) e nel 1961 contribuì alla costituzione del locale Fotocineclub, rispondendo alle richieste di un gruppo di fotoamatori che in seguito organizzarono diverse edizioni del celebre Festival del Reportage e del Racconto Fotografico, da lui ispirato. Luigi Crocenzi muore a Fermo il 29 dicembre del 1984.
Crocenzi non fu solo un buon fotografo ma un intellettuale che si dedicò allo studio e promozione di una fotografia concepita come una sequenza di più istantanee, quale presupposto teorico dell’equivalenza tra le singole foto e le parole di un testo scritto. “I fotografi saranno gli scrittori, gli storici e i poeti della nostra società” Luigi Crocenzi, 1957.
In occasione del centenario della nascita di Crocenzi, il CRAF ha operato un riordino complessivo dell’opera dell’autore marchigiano ricondizionando i materiali fotografici e operando una nuova campagna di digitalizzazione e catalogazione che si è concentrata proprio sulla produzione dei fotoracconti (nello specifico “Andiamo in processione” pubblicato nel 1947).
Per Archivi Aperti il CRAF renderà visibile ai visitatori gli originali fotografici e illustrerà, anche tramite apparati video, il lavoro di conservazione e ricondizionamento che è alla base di un corretto e virtuoso lavoro d’archivio.

In presenza
Referente visita: Alvise Rampini
Numero partecipanti: da 50 a 80
Prenotazione: facoltativa
Per prenotazioni: segreteria@craf-fvg.it
Opzione per scuole: Si

A seguire visita al deposito e ai laboratori del CRAF

https://www.craf-fvg.it/

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