Si è conclusa domenica 23 ottobre l’ottava edizione di Archivi Aperti promossa da Rete Fotografia intitolata Conservare il futuro. Quale design per gli archivi fotografici tra nuove tecnologie e rivoluzione digitale?”.
Continua il trend positivo della manifestazione, riconosciuta sempre di più dal pubblico e dalla stampa per il suo contributo alla conoscenza e alla diffusione della cultura fotografica e non come contenitore di eventi.
100 appuntamenti in presenza e 8 in streaming in 42 archivi fotografici distribuiti su gran parte del territorio nazionale. Enti dalla storia centenaria fino a realtà contemporanee pubbliche e private, di cui 16 nuove adesioni.
Il nucleo principale dei partecipanti rimane sempre a Milano e Lombardia, dove la manifestazione è nata, con 28 archivi a cui si sono aggiunti 14 archivi in 6 regioni: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Toscana, Trentino-Alto Adige, Veneto, presenze molto importanti sia per il prestigio degli enti e dei fondi stessi, sia perché permettono a Rete Fotografia di far conoscere la manifestazione a un pubblico sempre più vasto.
Grazie alla collaborazione di AFIP International – Associazione Fotografi Professionisti, GRIN – Gruppo Redattori Iconografici Nazionale e TAU Visual – Associazione Nazionale Fotografi Professionisti, soci di Rete Fotografia, hanno partecipano numerosi studi e archivi di professionisti.
L’ottava edizione ha offerto proposte diverse di visita mettendo in luce la complessità e ricchezza degli archivi fotografici italiani. Si sono svolte visite guidate all’interno degli archivi con i curatori delle collezioni, incontri di discussione e approfondimento, workshop, visite per bambini e per le scuole, dirette streaming con gli autori delle fotografie.
L’obiettivo, ma anche la sfida, di Rete Fotografia, nel proporre ogni anno Archivi Aperti è quello di attivare un confronto interno, tra i curatori dei fondi stessi (soci e non soci dell’Associazione), e nello stesso tempo esterno, con un pubblico di addetti ai lavori, studiosi e anche non specialistico. Un dibattito che continua in rete grazie alla vivacità dei social media di Rete Fotografia che permettono di continuare a interagire anche dopo la chiusura della manifestazione e dove si possono rivedere le dirette streaming delle tavole rotonde di approfondimento e gli incontri con gli autori, anche degli anni passati.
Un ringraziamento quindi a tutti i giornalisti che ci hanno sostenuto, al pubblico e a tutti gli archivi che hanno partecipato con grande entusiasmo, in attesa della nona edizione di Archivi Aperti il prossimo anno, in programma come sempre la terza settimana di ottobre.
EMILIA-ROMAGNA | (Ferrara) Archivio Marco Caselli Nirmal; (Parma), Csac Centro Studi e Archivio della comunicazione dell’Università di Parma
FRIULI-VENEZIA GIULIA | (Trieste) Archivio Storico Assicurazioni Generali, Fototeca dei Civici Musei di Storia ed Arte; (Spilimbergo-PN) CRAF – Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia
LOMBARDIA | (Milano) Aess–Archivio Etnografia e Storia Sociale di Regione Lombardia, Apice – Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale – Università degli Studi, Archivio della Veneranda Fabbrica del Duomo, Archivio Giancarlo Gardin Photolibrary, Archivio Storico dell’Agenzia di Fotogiornalismo Giancolombo, Archivio Storico Fondazione Corriere della Sera, Archivio Storico Fondazione Fiera, Archivio Storico Intesa Sanpaolo, Archivio Storico Touring Club Italiano, Chippendale Studio, Civico Archivio Fotografico – Comune Di Milano, Fondazione 3M, Fondazione Aem – Gruppo A2A, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – Cdec, Fondazione Gian Paolo Barbieri, Fondazione Pirelli, Fondo Malerba per la Fotografia, Fototeca Ando Gilardi, Istituto Nazionale Ferruccio Parri, Studio di Fotografia Occhiomagico, Studio Giovanni Hänninen; (Sesto San Giovanni-Mi)