Due autori molto diversi; due storie molto differenti. Storie e volti che vengono da mondi distanti, come l’Irlanda dei Travellers, le comunità nomadi irlandesi e il Sud America della nuova devastante droga, il paco, e che proprio nella distanza trovano la loro forza: abbastanza lontano per poterle comprendere; sufficientemente vicino per sentirle e riuscire a raccontarle.
Entrambi i progetti sono il frutto di un lungo lavoro fatto nel tempo, negli anni, e sia Paco che Appleby sono arrivati a compimento proprio in questi mesi, con un libro da poco pubblicato che ne testimonia la forza. La mostra di Forma vuole dare spazio a questi progetti e raccoglierne il filo narrativo. Le testimonianze di Valerio Bispuri e Mattia Zoppellaro fanno conoscere al pubblico, ognuno attraverso il proprio stile, visioni che non appartengono al nostro quotidiano e che proprio per questo rappresentano una occasione unica di incontro.
Valerio Bispuri, già autore di Encerrados – sulle prigioni del Sud America, ha dedicato a Paco quattordici anni di ricerca. Il progetto prende il nome da una droga estremamente nociva che sta distruggendo molte giovani vite e che è ottenuta con gli scarti della lavorazione della cocaina miscelati a cherosene, colla, veleno per topi o polvere di vetro. Bispuri è entrato in questo inferno di morti viventi per raccontare la sofferenza e la vita nei ghetti periferici, viaggiando tra Argentina, Brasile, Perù, Colombia e Paraguay e condividendo la quotidianità̀ dei consumatori di paco. Bendato per non riconoscere i luoghi in cui si muoveva, il fotografo è riuscito a farsi accompagnare nelle “cucine della droga” dove il paco viene creato. Ha potuto seguire le vite distrutte dei consumatori di questa droga e le loro famiglie da vicino, ritraendoli nelle sue immagini dal grande impatto emotivo e narrativo.
Con Appleby, Mattia Zoppellaro presenta per la prima volta al pubblico il suo straordinario lavoro, durato quattro anni, dedicato alla cultura nomade irlandese. Il progetto prende il nome da una fiera di cavalli che si tiene annualmente nella regione della Cumbria inglese: ogni primo giovedì di giugno, la fiera attira tra i 10.000 e i 15.000 tra rom, gipsy e Irish travellers da tutto il Regno Unito che si incontrano per comprare e vendere cavalli, ritrovare vecchi amici e parenti e celebrare la loro cultura. Affascinato dal forte senso di appartenenza di questa comunità, Zoppellaro ha realizzato un vero e proprio studio antropologico. Nelle sue fotografie dai colori vividi emerge l’orgoglio di chi ha voluto mantenere intatte le proprie tradizioni culturali nonostante le difficoltà e l’emarginazione.
Valerio Bispuri, nato a Roma nel 1971, dopo la laurea in Lettere si dedica alla fotografia. Fotoreporter professionista dal 2001, collabora con numerose riviste italiane e straniere. Accanto a reportage fotografici sui Rom e sulla realtà LGBT, per dieci anni lavora al progetto Encerrados, sulla vita in 74 carceri maschilie femminili nei paesi sudamericani. Esposto al festival Visa pour l’Image di Perpignan, al Palazzo delle Esposizioni di Roma, all’Università di Ginevra, al Browse Festival di Berlino, al Bronx Documentary Center di New York, nel 2015 Encerrados diventa un libro edito da Contrasto. Nel 2017, dopo oltre 14 anni, conclude un altro progetto che denuncia la diffusione e gli effetti della nuova droga chiamata paco che, prima di diventare un libro, viene parzialmente esposto a Istanbul dalla Croce Verde Interazionale e al festival Visa pour l’Image di Perpignan 2016. Encerrados e Paco sono stati pubblicati sulla stampa internazionale e hanno raccolto importanti premi tra cui il Sony World Photography Awards, il Picture of the Year, il Days Japan International Photojournalism Awards e il Picture of the Yearper America Latina. Attualmente Bispuri lavora ad altri tre progetti a lungo termine, dedicati rispettivamente agli istituti penitenziari italiani, alle donne vittime della tratta in Argentina e alla realtà dei sordomuti.
Mattia Zoppellaro e’ nato a Rovigo nel 1977. Dopo una breve esperienza nel mondo del cinema come assistente di Carlo Mazzacurati, nel 2001 consegue il diploma in fotografia allo IED di Milano. Dopo un periodo di 2 anni presso il dipartimento di fotografia di Fabrica, nel 2003 si trasferisce in Inghilterra, dove collabora con varie riviste musicali ed etichette discografiche. Realizza inoltre diversi reportage sociali (Gypsies Irlandesi, Homeless di Hackney, Prigioni di Massima Sicurezza del Nord-Est) di costume (Cerimonie Religiose nel Meridione, Fiera del Sesso) e sui movimenti giovanili (Rave Parties Europei, Punk Messicani, Scena Hip Hop di Dakar). Attualmente vive tra Milano e Londra. Tra I personaggi da lui scattati troviamo Lou Reed, Patti Smith, Giulio Andreotti, Giorgio Armani, U2, Usain Bolt, Noel Gallagher, Dario Argento, Iggy Pop, James Franco, Vasco Rossi, Depeche Mode, Wes Anderson, e molte altre star. Il suo lavoro e’ stato pubblicato su Rolling Stone, Sunday Times Magazine, El Pais Semanal, Financial Times Weekend, D e Velvet di Repubblica, Max, Mojo, NME, L’Espresso, Io Donna, Vanity Fair, GQ, Les Inrockuptibles, Colors, Icon.
Tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.00; Lunedì e martedì chiuso
Ingresso intero: 8 euro
Ridotto: 6 euro
Ufficio Stampa Forma Laura Bianconi stampa@formafoto.it 335 7854609