Nell’ambito di EXPO IN CITTA’ , dal 20 marzo al 28 giugno 2015 Comune di Milano | Cultura, Polo Musei Storici e Musei Archeologici, la Fratelli Alinari – Fondazione per la Storia della Fotografia e l’ Estate Brassai, con il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia , in collaborazione con il Comune di Parigi, Dipartimento Mostre , Institut français Milano e Camera di Commercio e Industria francese in Italia , presentano a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, in anteprima in Italia, la mostra a cura di Agnès de Gouvion Saint-Cyr: “Brassai. Pour l’amour de Paris”.
La selezione di circa 260 fotografie originali racconta la storia eccezionale di una passione, quella che ha unito per più di cinquant’anni lo scrittore, fotografo e cineasta ungherese Gyula Halasz, in arte Brassai (Brasov 1899 – Eze 1984) agli angoli e ai più nascosti recessi della capitale francese, ma anche a tutti quegli intellettuali, artisti, grandi famiglie, prostitute e mascalzoni che hanno contribuito alla leggenda di Parigi.
A corredo della mostra una retrospettiva cinematografica, proposta dall’ Institut français Milano presso il CinéMagenta63 di Corso Magenta 63, Milano.
Le proiezioni sono a ingresso libero.
“Brassaï. Pour l’amour de Paris”, dedicata all’opera intensa e luminosa di uno dei più grandi fotografi del Novecento, racconta la storia eccezionale di una passione, quella che ha unito per più di cinquant’anni il fotografo agli angoli e ai più nascosti recessi della capitale francese, ma anche a tutti quegli intellettuali, artisti, grandi famiglie, prostitute e mascalzoni, che hanno contribuito alla leggenda di Parigi. Sarà così l’occasione di una vera e propria scoperta, l’opportunità di conoscere l’intensa attività di questo straordinario autore che approda a Parigi ancora bambino e che per tutta la vita vivrà la capitale francese come fonte delle sue riflessioni e fil rouge del suo lavoro.
Anni folli e lunghe passeggiate notturne
Il fascino per Parigi porta infatti Brassaï a raggiungere la “Ville des lumières” nel 1924, dopo i suoi studi d’arte a Berlino. Ben presto incontra Robert Desnos e Jacques Prévert, i quali lo inseriscono nell’ambiente degli artisti e degli intellettuali che hanno contribuito a rinominare gli Anni Folli di Montparnasse e lo introducono al surrealismo. Brassaï in quegli anni ricerca gli oggetti più ordinari e ne trasforma il significato, osa giustapposizioni insolite e defamiliarizza la percezione, togliendo il reale dal suo contesto. Il suo pensiero si concentra nel trasformare il reale in decoro irreale. Ecco come nascerà la sua ostinata ricerca dei graffiti a partire dal 1929.
Allo stesso tempo Brassaï inizia a inseguire, nella luce notturna della città, una Parigi insolita, sconosciuta e finora non degna di attenzione. Durante le sue lunghe passeggiate che lo portano solo o in compagnia di Henry Miller, Blaise Cendrars e Jacques Prévert, complici nell’alimentare le sue curiosità, rende visibili le umili prostitute dei quartieri “caldi” o i lavoratori della notte alle Halles, trasforma il rigore classico dell’architettura parigina in scene particolari e fissa l’insolita bellezza delle silhouettes fuggitive, delle illuminazioni accecanti o delle nebbie della Senna. Questo flaneur impenitente descrive la città seguendo i punti di vista che gli sono propri e che la luce cittadina gli offre, come la visione panoramica di Parigi dall’alto della torre di Notre Dame, il riflesso ripetuto all’infinito degli archi del ponte sulla Senna, la pavimentazione dei Jardins des Tuileries disegnata dall’ombra dei cancelli, i fiori del castagno che emergono dalla notte come un bouquet nuziale o le apparizioni delle “belle di notte” nei portici oscuri.
Amici surrealiste
Nel 1932 Picasso, impressionato dal lavoro di Brassaï, gli affida il compito di fotografare la sua opera scultorea, fino ad allora sconosciuta e che deve essere pubblicata nel primo numero di una nuova rivista d’arte: “Le Minotaure”. I due artisti scoprono di avere gusti e affascinazioni in comune che hanno segnato il loro lavoro: le atmosfere sensuali delle Folies Bergères, e non è sorprendente per questi innamorati delle forme femminili o di quelle, sempre misteriose, delle feste alle fiere in cui regnano cartomanti e indovini. Tra tanti spettacoli, quello che attira maggiormente la loro attenzione è certamente il circo. Qui vi ritrovano la bellezza dei corpi umani e la virtuosità degli sforzi fisici, il dialogo tra la bestia e l’uomo, il senso dell’equilibrio e il gusto per il mistero.
Conferenza stampa e inaugurazione mostra
Giovedì 19 marzo 2015, ore 12 (solo giornalisti) e ore 18 (su invito)
Palazzo Morando | Costume Moda Immagine, via Sant’Andrea 6, Sala Conferenze
Interventi
Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano
Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano
Claudio Salsi, Direttore del Settore Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Storici del Comune di Milano
Isabelle Cohen, Direttore Dipartimento Mostre del Comune di Parigi
Claudio De Polo Saibanti, Presidente Fondazione Alinari
Agnès de Gouvion Saint Cyr, Curatrice e commissario mostra
Philippe Ribeyrolles, Consigliere e ideatore mostra
Orari
mart. – dom., ore 10 – 19
Biglietti
■ 10 intero
■ 8,50 ridotto
■ 5 ridotto speciale per le scuole
Biglietto famiglia: uno o due adulti ■ 8.50 cad. con figlio/i dai 6 ai 14 anni: ■ 5
Una selezione di immagini in media risoluzione con rispettive didascalie è disponibile al link: www.alinari.it/mostre/brassai
Info
Comune di Milano | Cultura
Polo Musei Storici e Musei Archeologici – Servizio Musei Storici
T. +39 02 884 65735 – 64352 | c.palazzomorando@comune.milano.it
Fondazione Alinari
www.alinari.it