CHRIS BROADBENT IN CONVERSAZIONE CON PUCCI BALLADORE “UNA METRICA PER LO STILL LIFE”
Oramai appuntamento fisso alla Triennale di Milano, le Lezioni Magistrali di Fotografia e Dintorni ritornano in una nuova e ricca edizione.
Misurare la luce come si misurano i versi di un componimento poetico, e attraverso la ricerca fotografica, arrivare ad un proprio linguaggio con cui comporre l’immagine. Questa la lezione di Chris Broadbent, uno dei maestri dello still life in Italia, che insieme a Pucci Balladore percorrerà la sua carriera di fotografo che, attraverso una propria ricerca personale, ha poi trasportato il proprio linguaggio artistico nel ritratto e nel lavoro commissionato
Quasi in contemporanea, le lezioni riprendono anche al MAXXI di Roma con due appuntamenti: il 10 maggio con Marina Alessi e il 9 giugno con Efrem Raimondi
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Christopher Broadbent è un fotografo specializzato in still-life che vive e lavora a Milano.
Nato a Londra, ha studiato fotografia e cinematografia all’Institut Des Hautes Etudes Cinématographiques a Parigi.
Ha iniziato a lavorare nel lungometraggio come assistente alla regia poi, spostato a Milano, ha diretto una sessantina di spot pubblicitari.
Dalla fine degli anni Settanta si è dedicato alla sola fotografia e ha firmato un un miglaio tra servizi editoriali e campagne pubblicitarie. Premiato in Italia dall’Art Directors Club per le campagne Barilla, Star, Pioneer e altre, ha vinto negli USA un CLIO per Gouda e a Cannes un bronzo per Café Hag. Ha collaborato per alcuni anni con Condé Nast a New York.
Nelle sue foto cerca le forme essenziali della natura morta tradizionale, la visione ortogonale e il disegno in chiaroscuro. Usa di preferenza il grande formato, la luce naturale e i tempi lunghi. A volte utilizza una Leica digitale. Stampa da sé su carta cotone.
Pucci Balladore (Francesco Balladore Pallieri) è nato a Milano sotto il segno dell’acquario. Dal 1966 è titolare dello Studio Balladore. Nella sua lunga carriera di fotografo ha sempre lavorato nel campo della pubblicità per le grandi agenzie e per importanti clienti privati.
Ha avuto modo di spaziare in quasi tutti gli ambiti della fotografia, ma la sua predilezione va alle immagini di still- life, food, nudo, ritratti e people.
Ama fotografare con il banco ottico e la pellicola tradizionale, soprattutto in grande formato 20 x 25 cm, che consente di ottenere una nitidezza incredibile anche per delle stampe 4 metri per 5 metri, o più.
Predilige scattare in studio dove la luce deve essere progettata e organizzata in modo accurato sia per evidenziare e valorizzare gli aspetti salienti del soggetto fotografico sia per creare una particolare atmosfera: va scelta la fonte principale, la retro illuminazione, l’angolo di incidenza, il contrasto tra il soggetto e lo sfondo, eventuali luci di schiarita e luci riflesse, vanno studiati la morbidezza o la durezza e la varietà dei colori della luce.
Parallelamente all’attività professionale, Pucci Balladore ha condotto una personale ricerca creativa sulle possibilità espressive della fotografia, dalle prime opere come “Egemonia Op” e “La ruggine mangia il sole”, influenzate dall’arte concettuale e dalla poesia visiva di Mirella Bentivoglio, sino alle sperimentazioni più coraggiose al limite della fotografia dei “Grandi Teli”, degli “Affreschi Polaroid” e “Oversize”.
Di lui hanno scritto Mirella Bentivoglio, Rosanna Checchi, Lanfranco Colombo, Giulio Crespi, Rosella Ghezzi, Roberto Mutti, Giovanni Pelloso, Carlo Arturo Quintavalle, Italo Zannier.
TRIENNALE DI MILANO – GIOVEDÍ 11 MAGGIO, ORE 19.00
Ingresso gratuito (fino esaurimento dei posti)
PROSSIMI APPUNTAMENTI
25 maggio: ROBERTO D’AGOSTINO
8 giugno: PIO TARANTINI
22 giugno: PAOLO NOVELLI
7 luglio: JOE OPPEDISANO
21 luglio: ITALO ZANNIER
AFIP INTERNATIONAL – ASSOCIAZIONE FOTOGRAFI ITALIANI PROFESSIONISTI
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