Sabato 18 marzo incontro con la fotografa Maria Vittoria Backhaus in occasione della sua mostra
In occasione del finissage della mostra Vintage Prints di Maria Vittoria Backhaus (prorogata fino al 18 marzo), la Galleria Still Fotografia e Afip International hanno il piacere di invitarvi ad incontrare l’eclettica fotografa che negli anni ha saputo condurre infinite sperimentazioni senza mai tradire la sua cifra stilistica traboccante di creatività ed ironia. Un incontro in dialogo con Maria Vittoria Baravelli (curatrice e contributor per diverse riviste online) sul tema del linguaggio, della fotografia non come attimo cristallizzato di un momento finito ma come fotogramma di una storia tutta da raccontare
Politicamente impegnata, Maria Vittoria inizia la sua carriera come fotoreporter, documentando le barricate studentesche a Parigi, il mondo operaio, il banditismo sardo, i girovaghi, fino a firmare un insolito servizio scattato a Roma nel backstage di un fotoromanzo: scene che parevano tratte – come racconta Maria Vittoria stessa – da “un Antonioni dei poveri”.
Proprio da uno di questi scatti – unico esemplare presente in mostra – prende forma l’esposizione: una collezione di 30 stampe originali che ripercorre le tappe più significative della lunga e multiforme carriera della fotografa.
Curiosità e inventiva sono le parole che meglio descrivono Maria Vittoria, che grazie a queste qualità, negli anni ‘80 accetta la sfida di lavorare per Casa Vogue, iniziando così la sua lunga collaborazione con Condé Nast.
E l’incontro tra la reporter e il mondo fashion si rivela straordinario: Maria Vittoria scopre che l’estetica è un modo di vivere, una disciplina rigorosa che le permette di liberare la sua grande creatività. Il suo estro e il suo sguardo critico offrono alle immagini di moda e di design una nuova prospettiva: i soggetti non sono più modelli statici su fondali neutri ma vivi protagonisti immersi in elaborate scenografie. Il mondo della moda si mescola a quello reale, e le immagini che nascono sono racconti che, mentre seducono descrivendo stili e tendenze, documentano i cambiamenti culturali e sociali del tempo.
“Che si trattasse di still life, fotografia d’arredamento o servizi di moda amavo sperimentare e creare set complicati che richiedevano una lunga ricerca, la parte che preferivo. Le mie fotografie erano molto impegnative da realizzare e mi piaceva inserire il prodotto all’interno di un racconto, partire da un’idea che a sua volta mi veniva suggerita dal cinema, dall’arte e soprattutto dall’attualità, da ciò che stava accadendo nel mondo. E’ sempre stata quella la principale forma di ispirazione.”
La mostra documenta come, pur sperimentando i più diversi generi fotografici, Maria Vittoria sia sempre riuscita a mantenere chiara la sua cifra stilistica, la sua forte personalità. Il suo segreto è quello di trarre piacere e divertimento dal suo lavoro – lei stessa si definisce “una dilettante, nel senso del diletto” – e di riuscire a trasmetterlo con l’ironia di chi non si prende troppo sul serio e la passione di chi ama la sua professione “Non riesco a star ferma e smettere di fotografare! La fotografia è la mia vita”.
Infatti Maria Vittoria non lascia la macchina nemmeno in vacanza. Nei soggiorni a Filicudi e a Monte di Portofino nasce la ricerca più intima e personale della fotografa che trova ispirazione in fiori e piante grasse riuscendo a trasformare i soggetti, con il suo sguardo singolare, in immagini evocative e misteriose.
9 febbraio | 18 marzo 2017
Still, via Balilla 36, 20136 Milano
lunedì | venerdì 9,00 | 18,00
sabato – domenica su appuntamento
ingresso libero
www.stillfotografia.it
info@stilllove.it
tel. 02 36 74 45 28