Testimone attento dei fatti del mondo, Nino Leto occupa, con il suo importante percorso professionale, un posto di grande e riconosciuta reputazione tra i protagonisti della fotografia italiana.
Dal 1979 ad oggi ha fotografato i fronti di guerra piu’ caldi, firmando con le sue immagini copertine e servizi su importanti testate nazionali, tra cui Farabola Foto, Rizzoli Editore, Epoca e Famiglia Cristiana: la rivoluzione e la presa del potere di Khomeini in Iran, unico fotografo italiano nel Paese, il conflitto libanese, la guerra in Salvador, gli scontri in Nicaragua, la presa di Kinshasa in Congo e la tragedia del Ruanda. Per un decennio ha ripreso l’evolversi degli scontri e lo sfaldarsi della Jugoslavia, in questi ultimi anni ha fotografato i bambini, gli uomini e le donne stremati dall’embargo e dalla guerra in Irak.
La mostra, a cura di Archivio Fotografico Italiano/AFI, è composta da immagini stampate in fine art, in vari formati, che ripercorrono trent’anni di reportage fotogiornalistici dell’autore come inviato di guerra.
La mostra è il primo appuntamento della rassegna “Fotografia e giornalismo”, che intende approfondire il mestiere di fotogiornalista attraverso l’esperienza di alcuni protagonisti del passato e di giovani emergenti free-lance.
Inaugurazione mercoledì 30 ottobre, ore 18.30, con proiezione di un video di reportage dell’autore, presente all’occasione